Dal 2030, ai pescatori veneti sarà vietato l’uso di contenitori di polistirolo, che dovranno essere sostituiti da cassette in materiale “sostenibile”, ovvero capaci di garantire la sostenibilità ambientale, la propria tracciabilità, e la sicurezza igienica e sanitaria del prodotto ittico. A stabilirlo è la legge regionale n. 5 del 13 maggio 2025, emessa al fine di favorire l’economia circolare all’interno del settore ittico e contrastare l’inquinamento marino.
Per chi ignorerà le disposizioni, sono previste sanzioni amministrative dai 200 ai 1200 euro.

Il polistirolo è un materiale altamente frammentabile; come conseguenza, la dispersione di frammenti di plastica è causa di soffocamento e intrappolamento di animali e vegetali marini. Inoltre, il suo utilizzo è direttamente collegato alla dispersione dalle micro e nanoplastiche, definite rispettivamente come frammenti sotto i 5 mm e 1 micron. Esse possono essere prodotte direttamente in queste dimensioni oppure derivare dalla frammentazione di plastiche più grandi a causa dell’azione di agenti ambientali. I rischi correlati alle microplastiche non sono ancora stati descritti in maniera completa, ma si associano a malattie respiratorie, risposte infiammatorie e tumori.

Il polistirolo, utilizzato comunemente per la costruzione di cassette usate nella pesca, rilascia all’incirca 67 milioni di micro e nanoplastiche per ogni centimetro quadrato dopo un mese di esposizione alla luce solare (ScienceDirect, 2024). Questo provoca la dispersione di tali frammenti sintetici e il loro accumulo lungo la catena alimentare, fino ad arrivare sulle nostre tavole. Nel 2017, l’ONU ha dichiarato che la quantità totale di microplastiche presenti nei mari ammonta a 51 trilioni, un numero 500 volte superiore a quello delle stelle nella Via Lattea.

Sea the Change, con l’obiettivo di portare un cambiamento all’interno del settore ittico, ha sviluppato il progetto Net Reborn, in collaborazione con la Fondazione Cetacea: esso prevede l’“adozione” di una cooperativa di pescatori, in cui le cassette di polistirolo vengono sostituite con cassette in materiale durevole. Come dichiarato nei dati informativi concernenti la legge regionale, le cassette in plastica durevole sono progettate per resistere a usi ripetuti, riducendo la necessità di sostituzione e la quantità complessiva di rifiuti prodotta. In questo modo, si riduce l’inquinamento da plastica nei mari e si favorisce l’economia circolare, risultando quindi in un beneficio non solo ambientale, ma anche economico.

La dichiarazione della legge regionale arriva in concomitanza con il primo anno di attuazione del progetto Net Reborn, al quale ha aderito Coopservice, scegliendo di adottare una cooperativa di pescatori e sostituire integralmente le cassette in polistirolo con quelle in plastica durevole. Un’iniziativa concreta che, oltre a generare un impatto positivo sull’ambiente marino e sull’economia locale, rappresenta un modello virtuoso e replicabile per altre aziende.

Se sei un’azienda e vuoi prendere parte ad un cambiamento che si concretizzerà presto in legge, Net Reborn è il progetto che fa per te. Oltre a generare un impatto positivo a livello ambientale e sociale, potrai rafforzare la tua strategia di sostenibilità rendicontando i risultati nel report d’impatto, inseribile nel bilancio di sostenibilità, attraverso indicatori riconosciuti internazionalmente.

 

Materiale supplementare – per approfondimenti
Legge regionale: https://bur.regione.veneto.it/BurvServices/Pubblica/DettaglioLegge.aspx?id=555785

Regolamento per la definizione di prodotti sostenibili: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=OJ:L_202401781