Partners
Sea the Change sceglie con cura i propri partners. Nei territori in cui siamo attivi, la nostra volontà è lavorare con le persone che si occupano di mare e della sua protezione con passione e professionalità.
Selezioniamo con attenzione e con un lungo processo di valutazione i nostri partners in modo da creare rapporti lunghi e duraturi.
Crediamo fortemente che la Blue Economy possa guidare la transizione ecologica nelle località costiere.
La presenza di microplastiche in natura rappresenta una grave problematica con possibili conseguenze drastiche. Secondo l’organo dell’ONU che si occupa delle tematiche ambientali, UNEP, il mar Meditteraneo risulta essere il mare europeo maggiormente inquinamento con una presenza di circa 64 milioni di particelle per chilometro quadrato (UNEP, 2023). Le microplastiche non si trovano solo nelle acque, infatti secondo lo studio An underestimated threat: Land-based pollution with microplastics, l’inquinamento dei suoli è stimato da 4 a 23 volte maggiore rispetto a quello delle acque. Le microplastiche rappresentano una grave minaccia per la salute umana, uno studio dell’Università di Amsterdam ha permesso di constatarne la presenza nel sangue umano.
Come riconosciuto dall’ONU e dall’UNESCO (UNESCO, 2024) una corretta educazione risulta fondamentale per stimolare comportamenti virtuosi indirizzati a ridurre gli effetti dei cambiamenti climatici. In particolare, viene riconosciuto il ruolo cruciale di un approccio esperienziale che favorisca esperienze sul campo e proposte di cittadinanza attiva.
Il Fishing for Litter consiste in attività di pesca e di raccolta di rifiuti presenti in mare. Grazie alla collaborazione con Fondazione Cetacea, in Romagna, Sea the Change ha attivo un progetto di fishing for litter che coinvolge direttamente i pescatori locali.
La posidonia oceanica è una pianta acquatica, endemica del Mar Mediterraneo.
Si sviluppa formando vere e proprie praterie sottomarine che rivestono un ruolo fondamentale dal punto di vista ecologico per gli ecosistemi marini e costieri.
Il Carbon Capture and Storage (CCS) è il processo attraverso cui avviene la cattura e lo stoccaggio di grandi quantità di carbonio. Tra i diversi fenomeni in grado di determinare l’assorbimento di CO2, un ruolo speciale è giocato da due tipologie di alghe di cui è ricca la laguna veneta: le macroalghe, visibili a occhio nudo, e il fitoplancton.