Il gap della finanza oceanica

Per conservare e ripristinare gli oceani servono circa 175 miliardi di dollari all’anno, ma oggi se ne investono solo 25: il divario è di 150 miliardi, come indicato dal report “A Drop in the Ocean. Closing the Gap in Ocean Climate Finance” (novembre 2021). Colmare questo gap è essenziale per la salute del mare e per accelerare la blue economy.

Perché il mare è fondamentale

La vita è nata nel mare e la nostra sopravvivenza dipende da esso. Gli oceani sono l’ecosistema più vasto del pianeta, ospitano l’80% della biodiversità globale e forniscono servizi ecosistemici vitali per clima, cibo e lavoro. Eppure lo stato di salute è critico: il costo dell’inazione sarebbe disastroso, con ricadute ambientali, sociali ed economiche che non possiamo permetterci. Investire nella conservazione degli ecosistemi marini genera invece benefici concreti e ritorni economici di lungo periodo.

Finanza oceanica: il settore privato è ancora indietro

Nonostante l’urgenza, il coinvolgimento privato resta limitato: solo l’8% delle aziende ha aderito all’SDG 14 – Life Below Water. I progetti ocean-based sono meno numerosi e ricevono meno fondi rispetto a quelli “land-based”, anche perché il mare è ancora poco esplorato. Come ricorda l’oceanografo Paul Snelgrove, “Sappiamo di più sulla superficie della Luna e di Marte che sui fondali marini.” Gli studi indicano che il 90% delle specie campionate nelle zone abissali potrebbe essere nuovo per la scienza. Nel frattempo, i progressi tecnologici e l’interesse verso la sostenibilità blu stanno spingendo sempre più imprese ad agire.

Le sfide per le aziende nella sostenibilità

Per un’azienda, individuare progetti affidabili, allineati agli obiettivi ESG e con impatti misurabili richiede tempo, competenze e risorse. La vera difficoltà è trovare l’iniziativa capace di generare un cambiamento reale, con metriche trasparenti e monitoraggio continuo.

SEAS 1.0: la soluzione digitale per il mare

Da questa esigenza nasce SEAS 1.0, la piattaforma digitale di Sea the Change che mette in contatto diretto aziende e progetti per la tutela e la rigenerazione del mare. Le imprese possono ricercare iniziative per area geografica e obiettivi ESG, selezionare il progetto più adatto e monitorarne l’impatto in tempo reale. I proponenti possono presentare le proprie attività, che vengono valutate e verificate da Sea the Change secondo criteri rigorosi e trasparenti, così da individuare le Sea-Based Solutions più efficaci. Quando il “match” perfetto non esiste, il nostro team progetta una soluzione su misura in base alle priorità inserite in piattaforma.

Entra in SEAS 1.0

La salute degli oceani non può aspettare. È il momento di colmare il gap della finanza oceanica e contribuire alla blue transition.
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